Tiziano Vecellio (1488 o 1490 - 1576) cerchia/allievo di Ritratto di Andrea Barbarigo Olio su tela
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Tiziano Vecellio (1488 o 1490 - 1576) cerchia/allievo di
Ritratto di Andrea Barbarigo
Olio su tela
102,5 x 91 cm
L'opera in esame evidenzia l'impostazione di alcuni ritratti di Tiziano, si veda Ritratto di Filippo II conservato a Capodimonte oppure Ritratto di Alfonso d'Avalos conservato presso la collezione De Ganay di Parigi. In entrambi i casi l'effigiato è ripreso di tre quarti e con lo sguardo rivolto altrove.
Il riferimento stilistico sommato alla qualità dell'opera inducono a considerare che il dipinto sia nato nell'entourage del maestro, da quei pittori cresciuti affianco a Tiziano nei suoi quasi cinquant'anni di attività. La fonte principale degli aiutanti era la sua famiglia, quindi troviamo il fratello Francesco Vecellio, il figlio Orazio Vecellio e i suoi due cugini Cesare Vecellio e Marco Vecellio. Infine, fuori dal campo parentale, Girolamo Dente (Ceneda 1510 - 1568), che fu un ossequioso pittore tizianesco, tanto da essere chiamato Girolamo di Tiziano e Polidoro da Lanciano, nato Polidoro de' Renzi, fortemente influenzato dalla produzione tizianesca della prima maturità con reminiscenze del Giorgione.
Tiziano Vecellio (1488 or 1490 - 1576) circle/pupil of
Portrait of Andrea Barbarigo
Oil on canvas
102,5 x 91 cm
The artwork in question shows the setting of some portraits by Titian, you should see Portrait of Philip II preserved in Capodimonte or Portrait of Alfonso d'Avalos preserved in the De Ganay collection in Paris. In both cases, the depicted person is portrayed in three-quarters view and with his gaze turned elsewhere.
Ritratto di Andrea Barbarigo
Olio su tela
102,5 x 91 cm
L'opera in esame evidenzia l'impostazione di alcuni ritratti di Tiziano, si veda Ritratto di Filippo II conservato a Capodimonte oppure Ritratto di Alfonso d'Avalos conservato presso la collezione De Ganay di Parigi. In entrambi i casi l'effigiato è ripreso di tre quarti e con lo sguardo rivolto altrove.
Il riferimento stilistico sommato alla qualità dell'opera inducono a considerare che il dipinto sia nato nell'entourage del maestro, da quei pittori cresciuti affianco a Tiziano nei suoi quasi cinquant'anni di attività. La fonte principale degli aiutanti era la sua famiglia, quindi troviamo il fratello Francesco Vecellio, il figlio Orazio Vecellio e i suoi due cugini Cesare Vecellio e Marco Vecellio. Infine, fuori dal campo parentale, Girolamo Dente (Ceneda 1510 - 1568), che fu un ossequioso pittore tizianesco, tanto da essere chiamato Girolamo di Tiziano e Polidoro da Lanciano, nato Polidoro de' Renzi, fortemente influenzato dalla produzione tizianesca della prima maturità con reminiscenze del Giorgione.
Tiziano Vecellio (1488 or 1490 - 1576) circle/pupil of
Portrait of Andrea Barbarigo
Oil on canvas
102,5 x 91 cm
The artwork in question shows the setting of some portraits by Titian, you should see Portrait of Philip II preserved in Capodimonte or Portrait of Alfonso d'Avalos preserved in the De Ganay collection in Paris. In both cases, the depicted person is portrayed in three-quarters view and with his gaze turned elsewhere.
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Tiziano Vecellio (1488 o 1490 - 1576) cerchia/allievo di Ritratto di Andrea Barbarigo Olio su tela
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