PITTORE VENETO DEL XVIII SECOLO
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Ritratto di gentiluomo
Olio su tela, cm 80X62
Timbro di collezione sulla tela: H. S. B. 192 dell'inventario di Braunschweig del 1911
Cartellino dell'inventario del 1929 inerente al Castello di Blankerburg
Provenienza:
Casa Reale di Hannover, Sotheby's, Castello di Marienburg, 15 Ottobre 2005
Sorprende la spigliata energia di questo ritratto, soprattutto per la vivace progressione cromatica e il ductus pittorico capace di evocare i riflessi di luce con sensibili lumeggiature. Il personaggio raffigurato Ë descritto a mezza figura, eretto e in leggera torsione. Il volto Ë incorniciato dalla parrucca e da una fascia bianca attorno al collo, secondo una tipologia di gusto francese diffusasi in tutta Europa dalla met‡ del XVIII secolo, specialmente nelle corti germaniche e austriache. L'assenza di documenti e iscrizioni rende impossibile identificare l'effigiato e proporre una sicura attribuzione, anche la provenienza dal Castello di Marienburg non offre certezze per circoscrivere l'area geografica salvo indurci a pensare che si tratti di un antenato della nobile famiglia degli Hannover. I dati di stile, tuttavia, evidenziano oltre ad un'alta qualit‡ di segno e stesura, distinguibile nell'elegante pizzo e nei raffinati ricami del panciotto, la probabile origine veneta dell'autore, con esiti che richiamano la ritrattistica di Antonio Guardi, Alessandro Longhi e in modo particolare Giovanni Antonio Pellegrini, che, dotato del tipico cosmopolitismo settecentesco, trascorse la vita passando da un paese all'altro d'Europa e dovunque lasciÚ tracce della sua arte, che non furono certo senza influenza sul cammino della pittura dei luoghi da lui visitati. Infatti nel 1708 Ë a Londra, alla fine del luglio del 1713 a D¸sseldorf- nel 1716 gli Ë commessa una pala d'altare per la Chiesa di S. Clemente ad Hannover, dal 1716 alla fine del 1717 dipinge ad Anversa, nel 1718 a L'Aia, nel maggio 1719 Ë ancora a Londra. Di qui, alla fine dello stesso anno, passa a Parigi, poi a Venezia, poi di nuovo a Parigi nel 1720- nel 1721 Ë nuovamente a Venezia, poi nel 1722 ancora a Parigi. Nel 1724 Ë a W¸rzburg, donde progetta di andare a Praga- nel 1725 dipinge a Dresda e nel novembre dello stesso anno a Vienna, dove ritorna successivamente fino al gennaio del 1730. Fra il 1730 e il 1737, infine, divide la sua operosit‡ tra Padova, Verona e W¸rzburg e termina lavoro e vita nella sua Venezia, nella parrocchia di S. Vitale.
Olio su tela, cm 80X62
Timbro di collezione sulla tela: H. S. B. 192 dell'inventario di Braunschweig del 1911
Cartellino dell'inventario del 1929 inerente al Castello di Blankerburg
Provenienza:
Casa Reale di Hannover, Sotheby's, Castello di Marienburg, 15 Ottobre 2005
Sorprende la spigliata energia di questo ritratto, soprattutto per la vivace progressione cromatica e il ductus pittorico capace di evocare i riflessi di luce con sensibili lumeggiature. Il personaggio raffigurato Ë descritto a mezza figura, eretto e in leggera torsione. Il volto Ë incorniciato dalla parrucca e da una fascia bianca attorno al collo, secondo una tipologia di gusto francese diffusasi in tutta Europa dalla met‡ del XVIII secolo, specialmente nelle corti germaniche e austriache. L'assenza di documenti e iscrizioni rende impossibile identificare l'effigiato e proporre una sicura attribuzione, anche la provenienza dal Castello di Marienburg non offre certezze per circoscrivere l'area geografica salvo indurci a pensare che si tratti di un antenato della nobile famiglia degli Hannover. I dati di stile, tuttavia, evidenziano oltre ad un'alta qualit‡ di segno e stesura, distinguibile nell'elegante pizzo e nei raffinati ricami del panciotto, la probabile origine veneta dell'autore, con esiti che richiamano la ritrattistica di Antonio Guardi, Alessandro Longhi e in modo particolare Giovanni Antonio Pellegrini, che, dotato del tipico cosmopolitismo settecentesco, trascorse la vita passando da un paese all'altro d'Europa e dovunque lasciÚ tracce della sua arte, che non furono certo senza influenza sul cammino della pittura dei luoghi da lui visitati. Infatti nel 1708 Ë a Londra, alla fine del luglio del 1713 a D¸sseldorf- nel 1716 gli Ë commessa una pala d'altare per la Chiesa di S. Clemente ad Hannover, dal 1716 alla fine del 1717 dipinge ad Anversa, nel 1718 a L'Aia, nel maggio 1719 Ë ancora a Londra. Di qui, alla fine dello stesso anno, passa a Parigi, poi a Venezia, poi di nuovo a Parigi nel 1720- nel 1721 Ë nuovamente a Venezia, poi nel 1722 ancora a Parigi. Nel 1724 Ë a W¸rzburg, donde progetta di andare a Praga- nel 1725 dipinge a Dresda e nel novembre dello stesso anno a Vienna, dove ritorna successivamente fino al gennaio del 1730. Fra il 1730 e il 1737, infine, divide la sua operosit‡ tra Padova, Verona e W¸rzburg e termina lavoro e vita nella sua Venezia, nella parrocchia di S. Vitale.
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