JAN FRANS VAN BLOEMEN
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Description
(Anversa, 1662 - Roma, 1749)
Paesaggio della campagna romana con figure
Olio su tela, cm 79X99,5
Provenienza:
Roma, Galleria W. Apolloni
Questo raffinato paesaggio è una prova esemplare dell'arte di Jan Frans van Bloemen, da considerarsi uno dei principali pittori attivi nella Città Eterna tra il XVII e il XVIII secolo, capace di descrivere con straordinaria sensibilità idilliaca e luminosità atmosferica la campagna romana. Le sue vedute raffiguranti vestigia classiche, borghi rurali e la valle del Tevere deliziavano i collezionisti non digiuni di storia e letteratura antica. Nell'età barocca questi luoghi erano la meta prediletta di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, interpreti fra i migliori dell'ideale classico che, secondo Jonathan Skelton, avevano entrambi desunto soggiornando oltre le mura aureliane e Bloemen fu indubbiamente uno dei migliori discendenti di questa straordinaria tradizione. Tornando alla tela in esame, oltre alla qualità e la bella conservazione, rivela la sua obiettività geografica raffigurando un'ansa fluviale e sullo sfondo il profilo del Monte Soratte con edifici che ricordano l'abside della chiesa di San Giovanni e Paolo. Dal punto di vista stilistico, il gusto impressionistico espresso con pennellate leggere e vibranti suggeriscono una datazione al secondo decennio, in analogia con il Paesaggio romano con due figure nei pressi di una fontana in cui il fondale paesistico è molto simile (cfr. Salerno 1974, n. 72).
Bibliografia di riferimento:
L. Salerno, Jan Frans van Bloemen Orizzonte e l'origine del paesaggio romano settecentesco, Roma 1974, ad vocem
Paesaggio della campagna romana con figure
Olio su tela, cm 79X99,5
Provenienza:
Roma, Galleria W. Apolloni
Questo raffinato paesaggio è una prova esemplare dell'arte di Jan Frans van Bloemen, da considerarsi uno dei principali pittori attivi nella Città Eterna tra il XVII e il XVIII secolo, capace di descrivere con straordinaria sensibilità idilliaca e luminosità atmosferica la campagna romana. Le sue vedute raffiguranti vestigia classiche, borghi rurali e la valle del Tevere deliziavano i collezionisti non digiuni di storia e letteratura antica. Nell'età barocca questi luoghi erano la meta prediletta di Claude Lorrain e Nicolas Poussin, interpreti fra i migliori dell'ideale classico che, secondo Jonathan Skelton, avevano entrambi desunto soggiornando oltre le mura aureliane e Bloemen fu indubbiamente uno dei migliori discendenti di questa straordinaria tradizione. Tornando alla tela in esame, oltre alla qualità e la bella conservazione, rivela la sua obiettività geografica raffigurando un'ansa fluviale e sullo sfondo il profilo del Monte Soratte con edifici che ricordano l'abside della chiesa di San Giovanni e Paolo. Dal punto di vista stilistico, il gusto impressionistico espresso con pennellate leggere e vibranti suggeriscono una datazione al secondo decennio, in analogia con il Paesaggio romano con due figure nei pressi di una fontana in cui il fondale paesistico è molto simile (cfr. Salerno 1974, n. 72).
Bibliografia di riferimento:
L. Salerno, Jan Frans van Bloemen Orizzonte e l'origine del paesaggio romano settecentesco, Roma 1974, ad vocem
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