(Montabone, 1568 - Moncalvo, 1625)
Noli me tangere
Olio su tela, cm 112X84

Guglielmo Caccia si formò nella bottega del pittore casalese Ambrogio Oliva, del quale sposerà la figlia Laura nel 1589. Le sue prime opere si datano al 1585, quando realizza le pale per le chiese di Marene dell'Annunciata e di San Michele, che rivelano l'influenza di Gaudenzio Ferrari e della scuola vercellese. Nel corso degli anni Novanta lo stile dell'artista si modulerà invece su tonalità più morbide, come possiamo osservare negli affreschi dell'oratorio di San Pietro Martire a Casale Monferrato e al Sacro Monte di Crea, inaugurando un lessico dolcemente devozionale, attinente ai valori della controriforma e suggestioni raffaellesche. Di grande importanza per l'evoluzione artistica del Caccia fu la partecipazione tra il 1605 e il 1608 alla decorazione della Grande Galleria del duca Carlo Emanuele I di Savoia a fianco di Federico Zuccari (Sant'Angelo in vado, 1539 - Ancona, 1609), che gli consentì di confrontarsi con la Maniera centroitaliana ed è a questo momento possiamo datare la tela in esame, che mostra chiari stilemi di matrice romana e bolognese.