SALOMONIO, Giacomo. Commentaria, et Quaestiones in tres libros Aristotelis De anima ad mentem Doctoris Angelici D. Thomae Aquinatis Auctore R.P.F. Iacobo Salomonio Cretense… A me Hercule Avogaro Tarvisino habitaMSS., S.l., Anno MDCLVI Mense Novem. [1656]

4to; Contemporary binding in boards; Title page with tit. within cartouche and illustrated watercolor frame with floral and animal motifs, 1 leaf bl, pp. 268; tiny italic handwriting, brown ink, easily readable.

Importante codice di Filosofia. Unico esemplare conosciuto, opera mai pubblicata. Nel titolo si dice dell’Autore che è di Creta, Domenicano e Lettore di Teologia e Filosofia, “cretense Ordinis Praed.um Theologiae, ac Phil. Lectore”; nell’ultima pagina l’estensore del codice, Ercole Avogadro di Treviso si dichiara allievo del Salomonio: “Iacobi Salomoni professoris mei”. L’opera del Professore dell’Università di Padova è consacrata al commento dello studio di Tommaso d’Aquino sui tre libri sull’anima di Aristotele. Considerevole spazio è dedicato all’esame del rapporto fra i sensi, la percezione e la coscienza: si avverte l’intento di difendere la tradizionale visione aristotelica della conoscenza della realtà attraverso l’unità dell’intelletto a fronte delle nuove prospettive aperte dal nascente spirito scientifico che si contrapponeva in prima istanza ad Aristotele per affermare la priorità dell’indagine empirica. Erano passati pochi anni dalla condanna di Galileo, che proprio a Padova aveva trascorso gli anni della maturità, dove aveva insegnato e dove aveva elaborato le prime ricerche che lo avrebbero fatto divenire il pioniere della moderna ricerca scientifica. Di Jacopo Salomoni ci sono giunte due opere che riguardano Padova e il suo territorio: Agri Patavini inscriptiones sacrae et prophanae, del 1696, e Urbis patavinae inscriptiones sacrae et prophanae, del 1701. Fine specimen.