Sebastiano Ricci (Belluno 1659 - Venezia 1734)
Baccanale
Disegno
275 x 422 mm

Una analoga versione, meno rifinita nei dettagli e nel chiaroscuro, è conservata alle gallerie dell'Accademia di Venezia, pubblicata a pag. 677, foto 691, della monografia Sebastiano Ricci a cura della dottoressa Annalisa Scarpa.

Di Sebastiano Ricci abbiamo una descrizione mirabile grazie a Pallucchini, che scrive: “Uno dei maestri più significativi della svolta in senso Rococò della cultura figurativa veneziana del primo Settecento. Assieme a Gianantonio Pellegrini e Jacopo Amigoni, il bellunese va costituendo una visione del tutto nuova, sia nell’impiego dei mezzi espressivi come nello spirito decorativo, che assume un aspetto tipicamente rococò tanto nella grande decorazione come nel quadro di cavalletto”. Sceso in laguna dalla natia Belluno, svolse qui la sua prima fase d’apprendistato, anche se da subito la sua attenzione venne attirata dalla pittura decorativa dei bolognesi, Annibale Carracci in primis, e del barocco romano, su tutti gli esempi di Pietro da Cortona e del Baciccia. Pittore errante, primo dei veneti a varcare le Alpi, nel suo girovagare colse molteplici stimoli: tra questi fondamentale fu il suo incontro con l’arte di Luca Giordano, visto a Firenze. Tornato a Venezia dopo un ventennio, all'inizio del XVIII secolo, egli impose la sua visione dell’arte pittorica fondata principalmente su una rivisitazione dei canoni dell’eleganza e della bellezza coloristica che fu del Veronese.


Sebastiano Ricci (Belluno 1659 - Venice 1734)
Bacchanal
Drawing
275 x 422 mm

An analogue version, less refined in detail and chiaroscuro, is preserved in the galleries of the Academy of Venice, published on page 677, photo 691, of the Sebastiano Ricci monograph edited by Dra. Annalisa Scarpa.