MARZIO, Galeotto. De homine libri duo. Torino, Giovanni Angelo e Bernardino da Silva, 1517In-8vo, 210x150 mm. Legatura in pergamena rigida, tassello in pelle con titolo in oro al dorso, tagli colorati; Pergamena; Carte 127, 1 bianca, 8 con Indice. Al Frontespizio, grande silografia con Galeotto assiso nella sua cattedra attorniato da cinque discepoli, 8 grandi iniziali istoriate e figurate, carattere romano. Marca e Colophon a carta R3v “Impressum Taurini per Ioannem Angelum & Bernardinum fratres de Sylua, 1517. Die XX. mensis Februarii”. Bell' esemplare.Opera rara. Edizione che comprende altre due opere: In Librum de homine Galeotti Narniensis Opus, di Giorgio Merula, da carta 53; Refutatio obiectorum in librum de homine, di Marzio Galeotto da carta 80. Il De Homine intendeva aggiornare la terminologia medica liberandola da ingiustificabili arcaismi e da imprecisioni anche clinicamente pericolose. Secondo l’ordine tradizionale ‘a capite ad pedes’, il primo libro tratta i caratteri somatici esterni, il secondo gli organi interni. Alle carte 97 e 98 Galeotto parla della magia. Mentre si allestiva una seconda edizione del De homine, nel 1475, Giorgio Merula, docente di greco a Venezia, pubblicò velenosi commenti in una raccolta di opuscoli dedicati a Lorenzo e Giuliano de’ Medici. Il Marzio replicò prontamente con una Refutatio obiectorum in librum de homine. Nella Refutatio la polemica si sviluppa sul piano filologico e medico. Marzio rivendica la sua professionalità respingendo le intrusioni di un «grammaticulus» inesperto dell’arte di Esculapio e troppo tradizionalista, che osava anche accusarlo di oscenità nonché di magia per aver accomunato il sacerdote al mago. Quanto alla magia, il Marzio vanta competenza teorica e interesse ai fini dello studio della natura.Kristeller, Lombard. Graphik, 227. Sander, 3013. Carbonelli, Bibliogr. medica pedemontana, 192. Olschki, Choix de livres rares, 4592.

8vo, 210x150 mm. Full stiff vellum, gilt title on label at the spine, light blue edges; Leaves 127, 1 blank, 8 with index. On title page large woodcut with Galeotto with students, 8 large illustrated initials, Roman type. Device and Colophon on R3v “Impressum Taurini per Ioannem Angelum & Bernardinum fratres de Sylua, 1517. Die XX. mensis Februarii”. Good conditions.
Rare work. Edition which includes two other works: In Librum de homine Galeotti Narniensis Opus, by Giorgio Merula, from paper 53; Refutatio obiectorum in librum de homine, by Marzio Galeotto from paper 80. De Homine intended to update medical terminology by freeing it from unjustifiable archaisms and even clinically dangerous inaccuracies. According to the traditional order 'a capita ad pedes', the first book deals with external somatic characters, the second with internal organs. On cards 97 and 98 Galeotto talks about magic. While a second edition of De homine was being prepared in 1475, Giorgio Merula, a Greek teacher in Venice, published poisonous comments in a collection of pamphlets dedicated to Lorenzo and Giuliano de 'Medici. Martius promptly replied with a Refutatio obiectorum in librum de homine. In the Refutatio the controversy develops on a philological and medical level. Marzio claims his professionalism by rejecting the intrusions of a "grammaticulus" inexperienced in the art of Aesculapius and too traditionalist, who even dared to accuse him of obscenity as well as magic for linking the priest to the magician. As for magic, Marzio boasts theoretical competence and interest in the study of nature.