Hans von Aachen (Colonia 1552 - Praga 1625)
Adorazione dei pastori
Tela incollata su tavola
56 x 42,5 cm

L'opera, di rara qualità per l'eleganza con cui sono modellate le figure con l'uso del monocromo, riprende l'opera perduta giuntaci di Van Aachen conosciuta grazie a una incisione realizzata da Johann Sadeler il Vecchio. Questo prototipo del maestro tedesco, fu interpretato da altri artisti del tempo come Hendrick Goltzius a cui è attribuito il piccolo olio su rame della Galleria Sabauda di Torino, e l'olandese Gaspar Hovic, autore del dipinto conservato nella chiesa di San Bernardino a Molfetta.

Pittore di nazionalità tedesca, il suo cognome deriva dal luogo di nascita del padre ed è conosciuto anche come Johann von Aachen, von Achen. Giovanissimo iniziò la sua attività pittorica copiando le opere di Bartholomeus Spranger. Poi fu in Italia, soggiornò a Venezia fra il 1574 ed il 1588 dove apprese il colorismo della scuola veneziana; probabilmente entrò in contatto con Tintoretto, artista che lasciò una traccia indelebile sul proseguo della sua produzione. Proseguì il suo viaggio di studio per Roma, dove apprese la lezione di Caravaggio e Michelangelo. Grazie alle sue eccezionali qualità, ben presto il suo nome iniziò a circolare tra le corti europee. L'elettore di Baviera e l'imperatore Rodolfo II d’Asburgo si avvalsero della sua arte.


Hans von Aachen (Cologne 1552 - Prague 1625)
Adoration of the Shepherds
Canvas glued on panel
56 x 42,5 cm

This artwork of rare quality due to the elegance with which the figures are modelled with the use of monochrome, echoes the lost artwork by van Aachen known to us from an engraving by Johann Sadeler the Elder. This prototype by the German master was interpreted by other artists of the time such as Hendrick Goltzius, to whom the small oil on copper in the Galleria Sabauda in Turin is attributed, and the Dutchman Gaspar Hovic, author of the painting in the church of San Bernardino in Molfetta.