Bottega dei Vivarini (Venezia XV/XVI secolo)
San Ludovico di Tolosa
Tempera e oro su tavola
126 x 39 cm

Di origine padovana, i Vivarini operarono a Murano dal quarto decennio del Quattrocento sino ai primi anni del Cinquecento. Antonio Vivarini era il più anziano dei tre e viene ricordato per aver dipinto a fresco, aiutato da Giovanni d'Allemagna, suo cognato, parte della cappella Ovetari nella chiesa degli Eremitani a Padova. Nel quinto decennio entrò in attività Bartolomeo Vivarini, fratello di Antonio, aggiornando lo stile della bottega al gotico fiorito. Inoltre, con piglio imprenditoriale, diresse una nutrita e valida bottega ove operarono Quirizio e Andrea da Murano, Leonardo Boldrini e Lazzaro Bastiani. Alvise, figlio di Antonio e nipote di Bartolomeo, fu l'ultimo esponente della famiglia e traghettò la tradizione dei Vivarini sino al XVI secolo, morendo nel 1502. Egli partì dallo stile dei congiunti per passare ad un fare pittorico fortemente influenzato da Antonello da Messina, giunto a Venezia nel 1474, tanto da essere ritenuto il traduttore veneto delle asprezze nordiche portate dal grande maestro siculo.


Vivarini workshop (Venice 15th/16th century)
Saint Louis of Toulouse
Tempera and gold on panel
126 x 39 cm