FERDINANDO SANFELICE (attr. a)
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Description
(Napoli, 1675 ; 1748)
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
Bibliografia:
Archivio Zeri, n. 52331 (come anonimo napoletano del XVII Secolo)
Di carattere solimenesco, la tela in esame presenta una eccellente conservazione e i caratteri di stile e scrittura suggeriscono di trovarci al cospetto di una rara prova pittorica di Ferdinando Sanfelice (Napoli, 1675 ; 1748). Le fonti ricordano l'artista quale allievo di Francesco Solimena ma la sua notorietà è dettata dall'attività di architetto, legata soprattutto a due edifici storici che nel tempo sono divenuti simbolo di Napoli: il Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, che porta appunto il suo nome, entrambi situati nel cuore del Rione Sanità. Sappiamo che Sanfelice iniziò una carriera autonoma intorno al 1700 con le tele per la chiesa di San Carlo fuori Porta San Gennaro raffiguranti la Visione di San Carlo e la Vergine con i Santi Gennaro, Benedetto e Scolastica che esibiscono una profonda assimilazione del metro solimeniano. Metro che riscontriamo nella tela qui presentata e che di riflesso si può confrontare con quella di medesimo soggetto conservata nella Curia Arcivescovile di Salerno, pur prendendo atto di una sua realizzazione da collocare alla maturità, in cui, tuttavia, è possibile cogliere similitudini nei volti e in alcuni dettagli morelliani.
Bibliografia di riferimento:
N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, I, Napoli 1986, pp. 12 s., 27, 43, 46, 79, 97, 124
M. A. Pavone, Pittori Napoletani del Primo Settecento. Fonti e documenti, Napoli 1997, pp. 157.159, fig. 62
B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, a cura di F. Sricchia Santoro ; A. Zezza, III, 2, Napoli 2008, pp. 1240-1260
Cena in Emmaus
Olio su tela, cm 127X181,5
Bibliografia:
Archivio Zeri, n. 52331 (come anonimo napoletano del XVII Secolo)
Di carattere solimenesco, la tela in esame presenta una eccellente conservazione e i caratteri di stile e scrittura suggeriscono di trovarci al cospetto di una rara prova pittorica di Ferdinando Sanfelice (Napoli, 1675 ; 1748). Le fonti ricordano l'artista quale allievo di Francesco Solimena ma la sua notorietà è dettata dall'attività di architetto, legata soprattutto a due edifici storici che nel tempo sono divenuti simbolo di Napoli: il Palazzo dello Spagnolo e Palazzo Sanfelice, che porta appunto il suo nome, entrambi situati nel cuore del Rione Sanità. Sappiamo che Sanfelice iniziò una carriera autonoma intorno al 1700 con le tele per la chiesa di San Carlo fuori Porta San Gennaro raffiguranti la Visione di San Carlo e la Vergine con i Santi Gennaro, Benedetto e Scolastica che esibiscono una profonda assimilazione del metro solimeniano. Metro che riscontriamo nella tela qui presentata e che di riflesso si può confrontare con quella di medesimo soggetto conservata nella Curia Arcivescovile di Salerno, pur prendendo atto di una sua realizzazione da collocare alla maturità, in cui, tuttavia, è possibile cogliere similitudini nei volti e in alcuni dettagli morelliani.
Bibliografia di riferimento:
N. Spinosa, Pittura napoletana del Settecento dal Barocco al Rococò, I, Napoli 1986, pp. 12 s., 27, 43, 46, 79, 97, 124
M. A. Pavone, Pittori Napoletani del Primo Settecento. Fonti e documenti, Napoli 1997, pp. 157.159, fig. 62
B. De Dominici, Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani, a cura di F. Sricchia Santoro ; A. Zezza, III, 2, Napoli 2008, pp. 1240-1260
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