(Milano, 1616 - Bologna, 1681)
Vaso di fiori
Olio su tela, cm 82X64,5

Milanese di nascita ma bolognese di adozione, Pier Francesco Cittadini fu un pittore di gran successo e le collezioni felsinee erano ricche di sue opere (cfr. R. Morselli, Collezioni e quadrerie nella Bologna del Seicento: inventari 1640-1707, Bologna 1997). Le recenti ricerche condotte da Massimo Pulini, invece, dimostrano che il Cittadini era non solo dedito come diceva il Malvasia a realizzare pale d'altare e quadri di storia con quel 'fare grande' (cfr. Carlo Cesare Malvasia, Felsina Pittrice, Bologna 1678, vol. II), ma anche raffinatissimo naturamortista dagli esiti di altissima qualità. Non sorprendono allora le nuove attribuzioni che lo vedono in questa veste di specialista e la sua collaborazione alla pari con importanti pittori di figura, sia pur lui stesso abilissimo a coniugare i generi della natura in posa e del paesaggio con figure. L'analisi di queste opere rivela una personalità pittoricamente colta, in grado di comprendere ed elaborare i migliori esempi della natura morta italiana d'età barocca e di misurarsi con Mario dei Fiori e gli Stanchi senza perdere di vista quella sensibilità naturalistica di matrice norditaliana.

Ringraziamo Massimo Pulini per l'attribuzione su base fotografica.

Bibliografia di riferimento:
Massimo Pulini Pier Francesco Cittadini, Sant'Orsola in Quaderni del Barocco, Ariccia Museo di Palazzo Chigi, 20 dicembre 2008
M. Pulini in La Natura e la Grazia. Raccolte riservate di grandi antiquari, catalogo della mostra a cura di A. Giovanardi, Cesena 2012, pp. 70-71.
https://www.aboutartonline.com/fine-di-un-equivoco-pier-francesco-cittadini-non-fu-ritrattista-ma-grande-pittore-di-natura-morta-e-novita-sul-fratello-carlo/#_edn1