Stefano Magnasco (Genova 1635 - 1672/73) bottega di
Gesù Bambino dormiente con aureola e corona di rose
Olio su tela
71,5 x 98,5 cm

L'opera viene assegnata alla bottega facendo riferimento alla tela identica, corredata dallo studio attributivo di Camillo Manzitti, esitata da Dorotheum a Vienna il 31/03/2009.

Fu allievo di Valerio Castello, intorno al 1655 andò a Roma ove soggiornò cinque anni. Da queste prime esperienze formative emerse un fare artistico complesso e riconducibile a molteplici influenze. Da Valerio Castello apprese la pennellata fluida e incisiva e un cromatismo brillante nonché l'attenzione per la pittura del Cinquecento emiliano, in particolare di Correggio, Parmigianino. Sempre del periodo genovese si notano particolari stilistici desunti da Antoon Van Dyck e del Grechetto. A questa molteplicità di suggestioni genovesi si aggiungono le influenze recepite durante il soggiorno a Roma. Dalle figure in primo piano dal gusto caravaggista ricavate dalla lezione di Bartolomeo Manfredi al classicismo pacato di Andrea Sacchi, Guido Reni , Giovanni Lanfranco, e di Carlo Maratta. Nei suoi ultimi anni riprese spunto dalla pittura genovese del primo Seicento, considerando le lezioni di Andrea Ansaldo, da Giovan Battista Carlone, da Giovanni Andrea e Orazio De Ferrari, rivisitate e aggiornate dal virtuosismo e dalla solennità di Domenico Piola.


Francesco Celebrano (Naples 1729 -1814) attributed
Sleeping Child Jesus With Halo and Crown Of Roses
Oil on canvas
71,5 x 98,5 cm

The artwork is attributed to the workshop by reference to the identical canvas, accompanied by Camillo Manzitti's attribution study, exhibited by Dorotheum in Vienna on 31/03/2009.