Discorso legale dell'illustrissimo signor Gaspare Aborgo… li Cavalieri della Sacra Religione Militare di Santo Stefano. Milano, Giuseppe Pandolfo Malatesta, 17298vo; 215x165 mm; Legatura in piena pergamena ossidata. Tagli verdi. Pp. 53. Testatine, fregi e iniz. xil. Nota manoscritta di mano coeva al frontespizio. Buon esemplare.Legato con: Risposta ad una scrittura… a Cavalieri di S. Stefano.Pp. 27. Testatine e fregi xil. Nota manoscritta al secondo foglio di guardia.

Bella dissertazione sui principi e sugli statuti dei Cavalieri di S. Stefano dove viene analizzata la propria doppia personalità giuridica, cioè canonica (attualmente Associazione pubblica di fedeli di fondazione pontificia) e civile. Papa Pio IV con la solenne bolla His quae del 1º febbraio 1562 ne decretò la costituzione e ne approvò lo Statuto, dando il gran magistero "in affidamento" a Cosimo de' Medici duca di Firenze e poi Granduca di Toscana e ai suoi successori, cosicché l'Ordine fu definito una quasi religio. Il primo gran maestro fu quindi Cosimo e poi i suoi successori, i granduchi di Toscana prima di casa Medici e poi di casa Asburgo-Lorena; il passaggio del Gran Magistero ai Lorena fu confermato da papa Benedetto XIV con il breve "Praeclara Militiae" dell'8 giugno 1748. Le imprese militari dell’ordine furono molteplici, tra cui lo schieramento a fianco della Spagna contro gli Ottomani, con la difesa di Malta nel 1565, la battaglia di Lepanto nel 1571, partecipandovi con dodici galee, la presa di Bona in Algeria, le campagne in Dalmazia e Negroponte e la guerra di Corfù.L'ultima azione militare risale al 1719: il granduca Pietro Leopoldo alla fine del Settecento ne promosse una riorganizzazione interna, eliminandone la componente militaresca e riciclandolo come l'istituto per la preparazione della classe dirigente toscana: ad esempio, fra i membri di quest'epoca si ricorda Giorgio Viviano Marchesi Buonaccorsi, celebre soprattutto per le opere di carattere storico. La legge sulla riorganizzazione della nobiltà toscana e dei feudi del 1749 si ispirò proprio agli statuti e ai principi dell'Ordine cavalleresco.