ELENA RECCO (attr. a)
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Description
(Napoli, 1654 - 1700)
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
Il tenore cromatico e la costruzione scenica designano la qualità delle nature morte in esame, conducendo la ricerca attributiva all'ambito della prolifica e longeva bottega dei Recco. I caratteri di stile suggeriscono il nome di Elena, figlia di Giuseppe e il cui ruolo nel panorama artistico partenopeo all'inizio del Settecento segna l'avvenuta propensione rocaille a discapito del rigore naturalistico barocco. Propensione che percepiamo altresì in Francesco Della Questa (?, 1639 ca. - Napoli, 1723), anch'esso artefice di non pochi trionfi ittici, in cui le diverse specie marine riverse su uno scoglio influenzarono certamente la visione fastosamente decorativa della pittrice. Pesci di diverse forme e colori, crostacei e coralli, descritti con esperto realismo che si stagliano teatralmente su un fondale scuro in contrasto con l'azzurro intenso del cielo, a dimostrazione della qualità artistica di Elena che fu ricevuta dalla corte spagnola di Carlo II con tutti quelli onori (B. De Dominici, 1971, III, p. 297).
Bibliografia di riferimento:
B. de' Dominici, Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani, III, Napoli 1742-44, p. 297
L. Salerno, La natura morta italiana, 1560-1805, Roma 1984, p. 243, fig. 63.1
R. Middione, La Natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e Federico Zeri, II, Milano 1989, p. 912, figg. 1101-1102
Natura morta con pesci e bacile
Natura morta con pesci e funghi
Olio su tela, cm 49X65,5 (2)
Il tenore cromatico e la costruzione scenica designano la qualità delle nature morte in esame, conducendo la ricerca attributiva all'ambito della prolifica e longeva bottega dei Recco. I caratteri di stile suggeriscono il nome di Elena, figlia di Giuseppe e il cui ruolo nel panorama artistico partenopeo all'inizio del Settecento segna l'avvenuta propensione rocaille a discapito del rigore naturalistico barocco. Propensione che percepiamo altresì in Francesco Della Questa (?, 1639 ca. - Napoli, 1723), anch'esso artefice di non pochi trionfi ittici, in cui le diverse specie marine riverse su uno scoglio influenzarono certamente la visione fastosamente decorativa della pittrice. Pesci di diverse forme e colori, crostacei e coralli, descritti con esperto realismo che si stagliano teatralmente su un fondale scuro in contrasto con l'azzurro intenso del cielo, a dimostrazione della qualità artistica di Elena che fu ricevuta dalla corte spagnola di Carlo II con tutti quelli onori (B. De Dominici, 1971, III, p. 297).
Bibliografia di riferimento:
B. de' Dominici, Vite de' pittori, scultori, ed architetti napoletani, III, Napoli 1742-44, p. 297
L. Salerno, La natura morta italiana, 1560-1805, Roma 1984, p. 243, fig. 63.1
R. Middione, La Natura morta in Italia, a cura di F. Porzio e Federico Zeri, II, Milano 1989, p. 912, figg. 1101-1102
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ELENA RECCO (attr. a)
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