Horae Beatae Mariae Virginis secundum usum Romanae Curiae. [Firenze: 1480].

Manoscritto pergamenaceo in-8° (mm 123x87); specchio di scrittura [mm 63x46]. Fogli [217], compresi il primo e l'ultimo bianchi. Testo su una colonna di 13 linee, in lettera gotica libraria italiana in inchiostro bruno e rosso. Iniziali miniate in oro e filigranate in blu al Calendarium (ff. 1-12) e 11 grandi iniziali miniate lungo il testo così suddivise: 5 all'inizio delle Horae (ff. 13r, 94r, 128r, 186r, 212r) entro cornici a 4 montanti decorate a motivi fitomorfi policromi in blu, rosso, verde e oro con putti e angeli. La prima di queste iniziali raffigura la Vergine col Bambino in un coro di angeli ed è inscritta in una cornice recante un serto di alloro contenente in origine le armi dell'antico possessore, ora abrase. Nel testo sono presenti altre 6 iniziali più piccole, ognuna delle quali miniata con un busto di Santa e riccamente decorate in oro, blu, verde, rosso, giallo e rosa. Ottima conservazione. Bella legatura cinquecentesca francese in marocchino rosso, copiosamente decorata a piccoli ferri in oro, recante al centro dei piatti un medaglione contenente la Madonna col Bambino, il tutto impresso in oro. Fermagli in marocchino decorati in oro con aggancio in ottone, tagli in oro con sottile goffratura. In custodia moderna in marocchino nero con titoli in oro al dorso. Alla carta di guardia e al primo foglio di testo nota di possesso di Gilbert Bouchel. Bellissimo ed elegante Libro d'Ore secondo l'uso di Roma, quasi sicuramente esemplato a Firenze come dimostra il Calendario contenente le feste di San Zenobi (25 maggio) e Santa Reparata (8 ottobre) e destinato probabilmente a una donna, dal momento che contiene invocazioni alla Vergine pro devoto femineo sexu. L'originaria proprietaria doveva essere una nobile, le cui armi familiari - successivamente abrase - si trovavano al margine inferiore della prima carta di testo e dovette essere clarissa o terziaria francescana perché nel manoscritto vengono indicate come solenni le feste di San Francesco e di Santa Chiara. Il codice va collocato all'interno della produzione fiorentina della seconda metà del Quattrocento; le iniziali ricordano da molto vicino la scuola degli Angeli, ma nella prima, raffigurante la Madonna col Bambino entro una mandorla di serafini, si riscontra già un tema che avrà poi larga fortuna nel Cinquecento. Il codice è stato dichiarato dalla Regione Veneto di particolare interesse culturale.

ENGLISH TRANSLATION:
Illuminated manuscript on vellum. 8vo (mm 123x87); justification (mm 63x46). Leaves [217], including the first an last blank leaves. Text formatted in a column with 13 lines in Italian Gothic letters in brown and red ink. Illuminated initials in gold and infills on blue on the Calendarium (ff. 1-12) and 11 large illuminated initials throughout the text divided as follows: 5 at the beginning of Horae (ff. 13r, 94r, 128r, 186r, 212r) within frames decorated with a full-page border decorated with polychromatic phytomorphic motifs in blue, red, green, and gold with putti and angels. The first of these initials depicts the Virgin with Child in a chorus of angels and inscribed originally in a laurel frame bearing the antique possessor’s arms, now abraded. In the text there are 6 other smaller initials present, each illuminated with a bust of a saint and richly decorated in gold, blue, green, red, yellow, and pink. Excellent conservation. Beautiful sixteenth century French binding in red Morocco, lavishly decorated with small gold bars, bearing at the center of the plate a medallion containing the Madonna and Child, all imprinted in gold. Morocco clasps decorated in gold with brass link, edges in gold with subtle embossing. In modern, black Morocco case with titles in gold on the spine. On the endpaper and the first page of text is a note of possession by Gilbert Bouchel.