Relazione concernente gli avvenimenti accaduti ad un agricoltore della Beauce in Francia nei primi mesi del 1816. Bologna, Tipografia Nobili, 1822

8vo; Legatura coeva m. pelle e carton. marmoriz., fregi e tit. in oro sul dorso; Antip. inc. in rame, pp. 119.

Rara edizione italiana figurata di questa opera singolare che parla di apparizioni celesti e di profezie, e interessa tanto la politica ultra-realista quanto la psichiatria. Thomas Martin, agricoltore francese, disse di avere avuto nel 1816 una serie di apparizioni: uno sconosciuto, vestito “alla levitica, ossia con un abito lungo di color dell’oro” e con il cilindro in testa, apparve improvvisamente al contadino, che lavorava nel suo campo, e gli parlò, affidandogli una missione: “il suono della sua voce non era che dolcissimo” [pp. 11-12]. In seguito gli si presentò come « l’Arcangelo Raffaele, angelo in molta celebrità presso Dio » [pp. 30-31]. Martin doveva recarsi dal Re e chiedergli di rimettere ordine nel paese, e di fare rispettare la domenica come giorno di riposo per onorare il Cristo. Le visioni di Martin sono d’ispirazione ultra-realista: per espiare gli errori della rivoluzione, il Re Luigi XVIII deve combattere l’empietà e ristabilire una rigida monarchia ispirata costantemente dalla Fede. Il messaggio di Martin giunse al Vescovo di Versailles il quale, piuttosto scettico nei confronti del contadino, lo fece condurre all’asilo di Charenton; esaminato dagli psichiatri Philippe Pinel e Antoine Ath. Royer-Collard, Martin fu dichiarato soggetto a una « mania intermittente con allucinazioni dei sensi ». Luigi XVIII ricevette tuttavia Martin alle Tuileries nell’aprile del 1816; il fatto destò molto clamore e alimentò le “gazette”, in cui si diceva che, dopo un colloquio a porte chiuse, il Re era apparso molto scosso dalle dichiarazioni del visionario. In quest’opera sono riportati tutti i fatti, il colloquio con il Re e, in 6 pagine [69-74], il resoconto dettagliato dell’interrogatorio e delle osservazioni compiute da Royer-Collard, Medico Primario di Charenton, molto celebre anche perché ebbe fra i suoi “pazienti”, e vittime, il Marchese De Sade. Molto curiosa l’antiporta incisa in rame, con Martin che parla con l’Arcangelo Raffaele, il quale indossa un elegante cilindro alla moda. A seguito di questa vicenda Martin divenne un rinomato «contadino profeta», consultato fino alla sua morte (1834) da laici ed ecclesiastici; nel 1828 dichiarò che aveva accusato il Re di avere voluto fare assassinare Luigi XVI nella foresta di Rambouillet (prima della rivoluzione, per ottenere il trono), e di non aver fatto ricercare Luigi XVII; nel 1833 riconobbe Charles-Guillaume Naundorff come Luigi XVII. Secondo la sua famiglia nel 1834 egli fu assassinato, ma il referto dell’autopsia parla di morte per congestione.Buon esemplare