GIOVANNI DAVID (attr. a)
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Description
(Cabella Ligure, 1743 - Genova 1790)
Medea che uccide il drago
Penna, gessetto nero, inchiostro bruno e acquerello su carta grigia, cm 27,7X22,7
Inscritto: Salvator Rosa
Prov. Coll. Santo Varni n. 50
Provenienza:
Genova, collezione Santo Varni
Parigi, Christie's, 29 marzo 2012, lotto 30
Giovanni David fu pittore di storia e di scene teatrali, che si formò, grazie alla protezione della famiglia Durazzo a Roma, con Domenico Corvi (1770-1775) e poi a Venezia, raggiungendo l'ambasciatore imperiale Giacomo che coadiuvò nella formazione della raccolta di stampe e disegni destinata a costituire il primo nucleo dell'Albertina di Vienna. Nella città lagunare l'artista acquisì i suoi migliori riferimenti figurativi, guardando ai modelli rinascimentali e rococò, che gli consentirono di sviluppare una creatività immaginosa ed una singolare sensibilità cromatica, in antitesi al rigore algido del classicismo. La sua arte, come si evince anche dal foglio in esame, predilige gli accenti drammatici dei chiaroscuri, spesso al lume notturno, le torsioni delle figure e il compiacimento per i soggetti macabri, in sintonia con il Sublime dei nordici presenti a Roma, come Fussli, Sergel e Abildgaard, la cui eredità ideale dovevano interpretare in seguito Giani e la sua Accademia dei Pensieri.
Bibliografia di riferimento:
M. Newcome Schleier e G. Grasso, Giovanni David, Pittore e incisore della famiglia Durazzo, Torino 2003, ad vocem
M. Botta, in Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, a cura di E. Gavazza e L. Magnani, Genova 2000, p. 425
Medea che uccide il drago
Penna, gessetto nero, inchiostro bruno e acquerello su carta grigia, cm 27,7X22,7
Inscritto: Salvator Rosa
Prov. Coll. Santo Varni n. 50
Provenienza:
Genova, collezione Santo Varni
Parigi, Christie's, 29 marzo 2012, lotto 30
Giovanni David fu pittore di storia e di scene teatrali, che si formò, grazie alla protezione della famiglia Durazzo a Roma, con Domenico Corvi (1770-1775) e poi a Venezia, raggiungendo l'ambasciatore imperiale Giacomo che coadiuvò nella formazione della raccolta di stampe e disegni destinata a costituire il primo nucleo dell'Albertina di Vienna. Nella città lagunare l'artista acquisì i suoi migliori riferimenti figurativi, guardando ai modelli rinascimentali e rococò, che gli consentirono di sviluppare una creatività immaginosa ed una singolare sensibilità cromatica, in antitesi al rigore algido del classicismo. La sua arte, come si evince anche dal foglio in esame, predilige gli accenti drammatici dei chiaroscuri, spesso al lume notturno, le torsioni delle figure e il compiacimento per i soggetti macabri, in sintonia con il Sublime dei nordici presenti a Roma, come Fussli, Sergel e Abildgaard, la cui eredità ideale dovevano interpretare in seguito Giani e la sua Accademia dei Pensieri.
Bibliografia di riferimento:
M. Newcome Schleier e G. Grasso, Giovanni David, Pittore e incisore della famiglia Durazzo, Torino 2003, ad vocem
M. Botta, in Pittura e decorazione a Genova e in Liguria nel Settecento, a cura di E. Gavazza e L. Magnani, Genova 2000, p. 425
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GIOVANNI DAVID (attr. a)
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