Albertus Magnus (santo), Compendium theologicae veritatis. (Al colophon:) Venetiis: per Gabrielem Grassis de Papia, 1485.

In-4° (mm 200x155). Carte [98]. Segnature a-l8, m10. Prima carta bianca presente. Titolo in caratteri rossi. Qualche macchia e qualche arrossature sparse. Legatura coeva in pergamena, con dorso settecentesco in cartone. Postille e note manoscritte a margine. Ex libris cinquecentesco Francesco Da Guidalardis da Vercelli, cui appartengono i richiami marginali, mentre sui risguardi ha stabilito vari decaloghi di virtù tra cui Tredecim sunt gradus humilitatis e in fine, una pagina di versi endecasillabi Sui modi di essere in grazia di Dio. Bell'incunabolo, uno dei 6 stampati dal De Grassi a Venezia. La prima edizione apparve a Norimberga: ca. 1469; la copia qui offerta è una ristampa dell'edizione del Britannico e Dalmatino del 1483 with the same page-contents. Questa enciclopedia teologica fondamentale per la filosofia medievale è opera di Hugo Ripelin o Hugo di Strasburgo (cfr. Gilson) ma attribuita inizialmente ad Alberto Magno che di Ripelin fu il principale maestro. Nel testo di Ripelin si ritrova il desiderio degli autori medievali al fine di armonizzare teologia ed aristotelismo. Questo compendium (scritto nel 1268) è un riassunto delle teorie aristoteliche sull'uomo e sulla concezione religiosa del mondo. Ci sono capitoli che trattano della natura umana, della bontà, della verginità, della santità, della fisionomia, dell'anima, del sentire, dell'astronomia, oltre che delle fatiche dell'inferno. Una guida complessiva per armonizzare la filosofia dei principi con la teologia dei principi. Hain-Copinger 441*; Goff A238; BMC V 333; GW 606; IGI 172; IBE 190.

ENGLISH TRANSLATION:
4to (mm 200x155). Leaves [98]. Signatures a-l8, m10. First blank leaf present. Title in red characters. A few stains and a few rust stains. Contemporary vellum binding with eighteenth century cardboard spine. Handwritten annotations and notes in the margins. Sixteenth century ex libris of Francesco da Guidalardis da Vercelli, who was responsible for the marginal notes, while on the endpapers he established various decalogues on virtue, including Tredecim sunt gradus humilitatis and finally a page of hendecasyllabic verses.